domenica 22 maggio 2016

Simona Molinari

Simona Molinari in tour con il nuovo album “Casa Mia”, un piccolo gioiello musicale in cui l’artista napoletana torna alle sue origini, reinterpretando per la prima volta alcuni standard jazz. Nel disco sono contenuti dieci brani evergreen, suonati dalla storica band di Simona, La Mosca Jazz Band, arricchiti dalla preziosa partecipazione della Roma Sinfonietta, per un disco che ben rispecchia l’anima della Molinari, una delle artiste più eleganti del panorama musicale italiano. «Dopo tanta strada fatta…torno a Casa Mia – dichiara Simona Molinari – Riparto da lì, dal jazz a modo mio, dalla colonna sonora della mia vita. Mi sono detta: “la prendo e la registro tutta!”…e così ho fatto. Ho preso i vinili che ho (e ne ho davvero tanti) e ho scelto i brani che volevo cantare. E così, per la primissima volta, mi cimento in studio su un terreno su cui mi sono appassionata tante volte live fin da quando ero piccola, il jazz…». Simona Molinari ha collaborato con artisti di fama mondiale come Al Jarreau, Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Lelio Luttazzi, Massimo Ranieri, Ornella Vanoni e molti altri, esibendosi nei teatri, nei jazz club e all’interno delle manifestazioni più importanti del mondo, dal Blue Note di New York al Teatro Estrada di Mosca, dal Premio Tenco al palco di Umbria Jazz.








giovedì 12 maggio 2016

Marcello Rosa e Filippo La Porta

Filippo La Porta e Marcello Rosa in concerto all'Auditorium

Raccontando gli scrittori che hanno raccontato o “mimato” il jazz nel loro stile, da Scott Fitzgerald a Jack Kerouac, da Faulkner a Ellison, da Langston Hughes a Leroy Jones, dai futuristi a Fenoglio e Gianni Celati, dalle avanguardie a Céline, da Boris Vian a Cortazar e Murakami, commentando la lingua che usano, descrivendo la loro idea di scrittura, nel corso dello spettacolo si mette a fuoco l’idea di una letteratura jazz, o “sincopata” (così i futuristi chiamavano il nuovo genere di importazione americana), caratterizzata soprattutto da un elemento di rischio, di avventura e di gioco.Lo spettacolo consiste in una dozzina di brani musicali (composizioni di Rosa, standard riarrangiati, riletture originali di classici come “’A vucchella” di D’Annuzio-Tosti o “Mack the knife”) tra loro collegati da brevi raccordi verbali - letture di poesie, di brani di narrativa, di articoli, etc. - in un racconto unitario che a volte diventa un dialogo tra la voce narrante, Filippo La Porta e il direttore artistico Marcello Rosa.