sabato 31 luglio 2021

FABRIZIO BOSSO 4ET

Fabrizio Bosso e il suo quartetto sarà in concerto alla Casa del Jazz con WE4.  Realizzato subito dopo il confinamento forzato dovuto all’epidemia del coronavirus, WE4 porta con sé la consapevolezza del valore del fare musica insieme e di come questo possa diventare un progetto di condivisione profonda, che prosegue quindi oltre il palco. Nel doppio live State of The Art, pubblicato nel 2017, Fabrizio Bosso raccontava lo stato dell’arte della sua musica, considerandolo a tutti gli effetti l’inizio di un nuovo percorso con tre straordinari compagni di viaggio: Julian Oliver MazzarielloJacopo FerrazzaNicola Angelucci. Dopo innumerevoli concerti in giro per il mondo e anni di confronto continuo, WE4 è dunque la rappresentazione compiuta, nel suono, nell’interplay e nella composizione, di una condivisione totale. Nel nuovo repertorio, infatti, sono presenti brani originali scritti appositamente da ciascuno per questa formazione, una composizione a 4 mani di Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello e due brani che portano la firma di tutti e quattro. (fonte: Auditorium Parco della Musica)

tromba
Fabrizio Bosso
pianoforte
Julian Oliver Mazzariello
contrabbasso
Jacopo Ferrazza
batteria
Nicola Angelucci












AVISHAI COHEN - BIG VICIOUS

Il carismatico trombettista Avishai Cohen insieme alla sua band Big Vicious, sarà in concerto il 24 luglio alla Casa del Jazz.
Il gruppo è un incontro di vecchi amici. "Veniamo tutti dal jazz, ma alcuni di noi lo hanno lasciato prima", dice Avishai, riassumendo la portata stilistica della band. "Tutti portano il loro background e questo diventa parte del suono della band." Le trame dell'elettronica, della musica ambient e della psichedelia fanno parte della miscela, quindi anche groove e ritmi del rock, pop, trip-hop e altro ancora. Un approccio aperto che va "da Massive Attack a Beethoven - è anche parte integrante della visione di Vicious. Registrato negli Studios La Buissonne nel sud della Francia nell'agosto 2019 e prodotto da Manfred Eicher, l'album di debutto di Big Vicious viene pubblicato mentre la band si prepara per un lungo tour internazionale.
(fonte: Auditorium Parco della Musica)

Avishai Cohen - tromba
Uzi Ramirez - chitarra
Yonatan Albalak - bass
Alon Benjamini - batteria











sabato 17 luglio 2021

SARAH JANE MORRIS, PAPIK & TONY REMY - LET THE MUSIC PLAY!

Papik è un progetto musicale nato da una idea dell'arrangiatore e compositore romano Nerio Poggi, autore e produttore di successo che spazia dal pop, jazz, dalla Bossa nova al Soul e che ha collaborato, tra gli altri, con Mario Biondi. La collaborazione tra Sarah e la Papik Band inizia sul brano “I really feel you so”, un brano inedito, mentre successivamente lavorano sulla cover di Barry White che dà il titolo al progetto e al disco in uscita per Irma Records “Let the music play!”. Nel disco suona la chitarra il fidato collaboratore di sempre Tony Remy, tutti gli altri musicisti sono del progetto Papik proprio perché il disco ha un preciso mondo sonoro che contraddistingue il produttore. É un tributo agli anni ‘80, periodo dal quale arriva il successo di Sarah con “Don’t leave this way” insieme ai Communards. (fonte: Auditorium Parco della Musica)











ANTONIO SANCHEZ SPECIAL QUARTET

Un ensemble stellare in cui l'immaginazione, la creatività e il talento di improvvisazione di ogni membro eleva l'esperienza di gruppo a livelli illimitati. Radicato nella tradizione con un palese tocco moderno, il repertorio è avventuroso ma sufficientemente aperto per fornire spazio per avvincenti avventure musicali del momento. L'ambizione e la missione di questa unità all-star la rende tra i gruppi più avvincenti ed elettrizzanti sulla scena.  per il tempo limitato esisterà visti gli altri obblighi da parte dei mandanti. Nel 2014 è autore della colonna sonora per sola batteria del film Birdman del regista messicano Alejandro González Iñárritu (fonte: auditorium Parco della Musica)

Antonio Sanchez - batteria
Donny McCaslin - sassofono
Miguel Zenon - sassofono
Scott Colley - basso